venerdì 24 maggio 2019

lettera aperta ad un concittadino






Vibo Valentia, 24 maggio 2019




Caro concittadino,


che tu sia un uomo o una donna, qualunque sia la tua età, qualunque sia il tuo Credo, qualunque siano le tue preferenze (dentro e fuori dal letto), ti scrivo perché domenica prossima sia tu, sia io, saremo chiamati al voto.


Sono Rocco Ruffa e la mia vita è fortemente legata alla città di Vibo Valentia dove sono nato quasi 42 anni fa; ho trascorso a Vibo la mia infanzia e la mia giovinezza ma solo dopo aver viaggiato in lungo e in largo in Europa -e talvolta fuori da essa- mi sono reso conto di quanto sia bella questa città; dovrei forse dire “questo grande paese” perché in effetti a Vibo ci conosciamo un po’ tutti e grazie al Cielo c’è ancora un filo di quel sentirsi “compaesani” che alberga in ognuno di noi: dobbiamo custodirlo quel sentimento, dobbiamo custodirlo e rafforzarlo.

Siamo custodi di una tri-millenaria storia fatta di tanti successi e di non meno insuccessi.

Noi vibonesi siamo autenticamente calabresi, se è vero, com’è vero, che poco più di cento anni fa un grande “monteleonese” Luigi Bruzzano -nell’antica Monteleone- dava alla luce una rivista di letteratura popolare apprezzata in tutta Europa:” La Calabria”; una miniera di racconti, poesie, canti (sacri e profani; in calabrese ma anche in greco e in albanese), credenze e molto altro ancora.

Riscoprire la nostra cultura può far crescere in noi quell’amor proprio, l’amore verso la propria terra che molti vibonesi hanno perso.

È proprio partendo dalla cultura che è possibile risollevare le sorti di questa piccola perla del Mediterraneo.

Nel futuro prossimo dobbiamo consentire a tutti i vibonesi, ovvero a tutti i cittadini del mondo anche grazie alle nuove tecnologie, -anche a chi possiede una disabilità (e chi non ne possiede almeno una?)- di godere dell’immenso patrimonio culturale che chi ci ha preceduto ha costruito di generazione in generazione.

Ma non basta riscoprire la nostra cultura popolare; dobbiamo essere capaci di valorizzarla in un nuovo contesto fatto di una miriade di altre culture che mischiandosi alla nostra possono dare alla luce un futuro di “mutua prosperità” tra i popoli e le genti.


Abbiamo nel nostro centro storico e nei piccoli centri delle varie frazioni molte case abbandonate che difficilmente torneranno a popolarsi.
Puntando sull’accoglienza e ispirandoci al “modello Riace” possiamo fare dell’accoglienza un punto di forza della nostra città; quel tipo ”accoglienza diffusa” che non ghettizza i migranti in cerca di aiuto ma che anzi ne facilita l’integrazione.
Non sarà facile, saranno necessari sacrifici ma a noi calabresi i sacrifici non ci spaventano, ne abbiamo sempre fatti: ne facciamo quotidianamente e ne hanno fatti tanti le generazioni che ci hanno preceduto: in giro per l’Italia mi sono sempre sentito dire: “sì, qui da noi lavorano dei calabresi, vivono ormai qui in pianta stabile; sono dei gran lavoratori”.


La lista che assieme ai socialisti guidati da Gian Maria Lebrino, ai moderati guidati da Enzo De Filippis e assieme allo stesso candidato sindaco Stefano Luciano abbiamo formato è costituita da tanti giovani, da molti professionisti, da personale medico, insegnanti, volontari, amanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, … non mancano artisti, artigiani, poliziotti.


La nostra lista si è data delle priorità e qualunque sia l’esito del voto non rinunceremo (da dentro o da fuori del Consiglio Comunale) a batterci affinché questi obiettivi vengano raggiunti; ne cito solo alcuni per brevità ma ti consiglio di visitare il nostro sito “avantivibo.it” per leggerli tutti e 24):

Eleggere un difensore civico (come prevede l’articolo 7 del nostro statuto), che è colui a cui si rivolge il cittadino per segnalare una ingiustizia o una inefficienza da parte del Comune;

Istituire un organismo di controllo che verifichi se i tempi con cui vengono realizzati i lavori per il nuovo ospedale vengono rispettati;

pensare ad una implementazione e messa alla prova del Piano di emergenza comunale in caso di sisma (e/o altra calamità) perché sappiamo quanto la nostra terra sia fragile e vulnerabile e non vogliamo trovarci impreparati quando qualcosa di serio e devastante inevitabilmente avverrà;

offrire ai tanti turisti che, soprattutto nel periodo estivo, si riversano sulla Costa degli Dei, un servizio di trasporto che consenta loro di raggiungere il centro della nostra città che può rivivere e rivitalizzarsi soprattutto grazie ad un turismo di qualità;

realizzare una pista di atletica leggera che consenta ai tanti giovani vibonesi di non dover trascorrere oziosamente tutto il loro tempo ma li stimoli a darsi da fare cominciando dalla cultura dello sport.


Sono tanti i punti su cui siamo disposti ad impegnarci e abbiamo accolto con favore il programma della coalizione “nuove prospettive” che nel nostro piccolo abbiamo contribuito a scrivere.


Grazie per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.

Comunque vada, Avanti Vibo non cesserà di esistere al termine della competizione elettorale: è nostra ferma intenzione trasformarla in un laboratorio di idee e proposte per la città che -se qualcuno di noi verrà eletto consigliere- porteremo all’attenzione del nuovo sindaco, chiunque egli sia, e del nuovo consiglio comunale, comunque esso sia composto.


Con stima,


Rocco Ruffa

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