Nel corso degli anni, o per meglio dire “dei decenni” il Partito Radicale di Marco Pannella ha dato un grande contributo alla democrazia italiana: il diritto al divorzio, il “nuovo” diritto di famiglia, il diritto all’obiezione di coscienza, il diritto all’aborto, il diritto ad una magistratura responsabile, il diritto alla terapia del dolore, il diritto ad una morte dignitosa, il diritto di “conoscere per deliberare” di einaudiana memoria (che è la ragione per cui è nata Radio Radicale), il diritto ad una sanità ed una istruzione pubblica, il diritto a un processo in tempi ragionevoli, …
Per non parlare delle tante lotte: la lotta contro lo sterminio per fame nel mondo, la lotta per l’istituzione del tribunale penale internazionale, la lotta per l’abolizione della pena di morte (e della pena fino alla morte - ovvero l’abolizione dell’ergastolo), la lotta contro le mutilazioni genitali femminili, la lotta per l’affermazione degli Stati Uniti d’Europa, la lotta contro il proibizionismo, la lotta contro i privilegi della casta, la lotta contro il debito pubblico, la lotta contro l’abuso della carcerazione preventiva, …
Sempre dalla parte del Diritto e della Costituzione, sempre pronti a lottare per i Diritti Umani a cominciare dai diritti degli ultimi, come nel caso dei detenuti che secondo alcuni devono “marcire in galera” mentre per i radicali devono essere rieducati -come prevede l’art. 27 della Costituzione- e non vessati, maltrattati, lasciati morire, ...
Tutte battaglie che vengono portate avanti con una sola arma: la nonviolenza. Sicuramente molte di queste battaglie sono lungi dall’essere concluse ma i radicali non demordono; come sul finanziamento dei partiti, la responsabilità civile dei magistrati non vogliono vincere ma “vincere insieme” / “vincere con”: in una parola “convincere”.
Ufficialmente il partito radicale nonviolento transnazionale transpartito, +Europa, associazione Luca Coscioni, radicali italiani e associazione radicale nonviolenta abolire la miseria - 19 maggio non concorreranno con una propria lista alle elezioni comunali e non consentiranno l'uso del loro simbolo anche perché queste formazioni -eccezion fatta per +Europa di Bonino, Tabacci e Della Vedova- sono formazioni transpartitiche dove esponenti di più aree politiche si battono su temi trasversali.
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La lista si pone obiettivi ambiziosi che a Vibo Valentia -a causa di una classe politica miope- non sono mai stati portati a termine come la valorizzazione dell'immenso patrimonio culturale grazie a cooperative di giovani, l'istituzione del registro dei testamenti biologici, l'istituzione del garante comunale dei detenuti e l'elezione del difensore civico.
Da qui nasce l'appello a tutti "i radicali" (anche a coloro che hanno condiviso una sola delle loro tante battaglie): abbiamo bisogno di donne e uomini di buona volontà perché la nostra lista sia forte!




