venerdì 12 aprile 2019

Un consigliere radicale



 


Nel corso degli anni, o per meglio dire “dei decenni” il Partito Radicale di Marco Pannella ha dato un grande contributo alla democrazia italiana: il diritto al divorzio, il “nuovo” diritto di famiglia, il diritto all’obiezione di coscienza, il diritto all’aborto, il diritto ad una magistratura responsabile, il diritto alla terapia del dolore, il diritto ad una morte dignitosa, il diritto di “conoscere per deliberare” di einaudiana memoria (che è la ragione per cui è nata Radio Radicale), il diritto ad una sanità ed una istruzione pubblica, il diritto a un processo in tempi ragionevoli, … 

Per non parlare delle tante lotte: la lotta contro lo sterminio per fame nel mondo, la lotta per l’istituzione del tribunale penale internazionale, la lotta per l’abolizione della pena di morte (e della pena fino alla morte - ovvero l’abolizione dell’ergastolo), la lotta contro le mutilazioni genitali femminili, la lotta per l’affermazione degli Stati Uniti d’Europa, la lotta contro il proibizionismo, la lotta contro i privilegi della casta, la lotta contro il debito pubblico, la lotta contro l’abuso della carcerazione preventiva, …
     
Sempre dalla parte del Diritto e della Costituzione, sempre pronti a lottare per i Diritti Umani a cominciare dai diritti degli ultimi, come nel caso dei detenuti che secondo alcuni devono “marcire in galera” mentre per i radicali devono essere rieducati -come prevede l’art. 27 della Costituzione- e non vessati, maltrattati, lasciati morire, ...



Tutte battaglie che vengono portate avanti con una sola arma: la nonviolenza. Sicuramente molte di queste battaglie sono lungi dall’essere concluse ma i radicali non demordono; come sul finanziamento dei partiti, la responsabilità civile dei magistrati non vogliono vincere ma “vincere insieme” / “vincere con”: in una parola “convincere”.

Ufficialmente il partito radicale nonviolento transnazionale transpartito, +Europa, associazione Luca Coscioni, radicali italiani e associazione radicale nonviolenta abolire la miseria - 19 maggio non concorreranno con una propria lista alle elezioni comunali e non consentiranno l'uso del loro simbolo anche perché queste formazioni -eccezion fatta per +Europa di Bonino, Tabacci e Della Vedova- sono formazioni transpartitiche dove esponenti di più aree politiche si battono su temi trasversali.

 Tuttavia i militanti vibonesi non hanno dubbi: sarà Rocco Ruffa, tesoriere di Abolire la miseria a rappresentarli.  in queste ore Ruffa lavora assieme Gian Maria Lebrino e Enzo De Filippis -che lavora più alacremente di tutti- alla formazione di una lista transpartitica; una lista di scopo che ha già scelto il suo candidato a Sindaco: Stefano Luciano.

La lista si pone obiettivi ambiziosi che a Vibo Valentia -a causa di una classe politica miope- non sono mai stati portati a termine come la valorizzazione dell'immenso patrimonio culturale grazie a cooperative di giovani, l'istituzione del registro dei testamenti biologici, l'istituzione del garante comunale dei detenuti e l'elezione del difensore civico.

Da qui nasce l'appello a tutti "i radicali" (anche a coloro che hanno condiviso una sola delle loro tante battaglie): abbiamo bisogno di donne e uomini di buona volontà perché la nostra lista sia forte!

mercoledì 10 aprile 2019

Viva Radio Radicale

Comunicato del 9 aprile 2019

In un comunicato congiunto, Stefano Luciano -Presidente del Consiglio Comunale di Vibo Valentia e candidato a sindaco alle prossime elezioni- e Rocco Ruffa -esponente radicale che alla stessa tornata elettorale è candidato a consigliere- scrivono: “l’intento della Lega e dei 5 Stelle non è quello di far risparmiare alle casse dello Stato l’insignificante somma di 5 mln di €; il loro è piuttosto un chiaro proponimento liberticida che vuole silenziare una delle poche voci libere su cui da decenni gli italiani possono contare”; per poi aggiungere: “Siamo a favore di Radio Radicale non perché vogliamo garantire una società privata che grazie ad una convenzione statale fornisce un servizio pubblico ma perché chi ne paga le conseguenze sono le italiane e gli italiani che di quel servizio pubblico godono visto che Lega Nord e Movimento 5 Stelle non sono intenzionati a mettere a gara lo stesso servizio pubblico”.

Non manca il riferimento alle imminenti elezioni comunali di Vibo Valentia: “Che si tratti del governo del Paese o di una città, la Lega e i 5 Stelle rappresentano un pericolo per le nostre istituzioni e un danno per tutti; chiudendo Radio Radicale queste forze politiche vogliono impedire ai cittadini di sapere cosa avviene all’ "interno del palazzo”;  noi ci impegneremo, invece, a rendere ancora più trasparenti e accessibili a tutti le nostre istituzioni”.

Il comunicato si conclude con un ringraziamento a Maurizio Bolognetti, membro della Presidenza del Partito Radicale, giunto al suo 41° giorno di sciopero della fame per chiedere il rispetto del diritto alla conoscenza: “caro Maurizio -anche noi- ti incoraggiamo nella tua battaglia e condividiamo con te la preoccupazione per la paventata chiusura di uno storico strumento di confronto e di libera circolazione di idee e di proposte

domenica 7 aprile 2019

Il nostro impegno


“La vita è un combattimento per il bene e il nemico terribile che si oppone è quello invisibile nascosto nel vostro cuore, il pensiero egoistico.
Pulite lo specchio atteggiando lo spirito a liberarvi dal male, eseguendo gli esercizi come in un combattimento
contro il male esterno e contro il nemico invisibile che vi ostacola; affinché vi aiutino a crescere fisicamente e moralmente”
Jigoro Kano