Ricordo di aver letto un libro qualche anno fa che faceva tutta un'analisi sociologica sul degrado di alcune comunità adducendo la colpa al "familismo amorale".
Mi chiedo: c'è un familismo "morale"? se un legame di sangue è sinonimo di "legame di solidarietà" allora, quando la solidarietà diventa "immorale"?
Potremmo dire che favorire qualcuno è legittimo fintanto che non violo la legge.
D'altronde una persona ha una legittima preferenza per i propri discendenti (o in generale per i propri parenti). Il diritto di famiglia serve proprio a questo: a stabilire i diritti e i doveri tra persone legate da vincoli di parentela.
Detto questo, io mi pongo un quesito: può una persona capace, giudizievole, responsabile e onesta farsi carico di un orfano?
Il tema è molto "caldo" in questo periodo ma stranamente sento dire in giro: ogni bambino ha diritto ad una madre e ad un padre legati dal vincolo del matrimonio.
Ma questo diritto non esiste! Visto che -malauguratamente- esistono gli orfani che non hanno né un padre, né una madre.
Beninteso, precisiamo che, allo stesso modo, non esiste il diritto di essere genitori (adottivi).
Le comunità (ovvero gli Stati come il nostro) devono farsi carico di un compito difficilissimo: quello di trovare un nucleo familiare al quale affidare un orfano. Allora mi sorge un altro dubbio: una coppia non sposata può proporsi per l'adozione di un orfano?
Questo è il quesito molto interessante. Io, sommessamente, credo di sì e credo anche che l'affidamento e l'adozione possano essere concesse anche ad una singola persona. Certo, nessuno pensa che sia meglio avere un solo genitore ma una percentuale non trascurabile di minorenni hanno un solo genitore senza che questo abbia reso le loro vite infelici e non degne di essere vissute.
In maniera molto pragmatica, penso che sia meglio avere due genitori non sposati o un solo genitore piuttosto che vivere in un orfanotrofio.