Il "Giro d'Italia" forse è addirittura un "marchio registrato" di proprietà della Gazzetta dello Sport (noto quotidiano sportivo).
La Gazzetta dello Sport a sua volta è di proprietà di "RCS".
La RCS è nota a tutti: si tratta della Rizzoli-Corriere della Sera S.p.A.
Secondo voi il Corriere della Sera ha qualche interesse a organizzare la sua manifestazione sportiva nelle Due Sicilie o in Sardegna?
Ovviamente non ha nessun interesse nel farlo. Diciamo più verosimilmente che la Gazzetta dello Sport prende decisioni in merito a come organizzare questa manifestazione non in base alla forma del Paese ma in base ai soldi:
- Soldi dalla vendita della Gazzetta dello Sport (sicuramente più venduta nel Centro-Nord);
- Soldi dalle amministrazioni pubbliche locali affinché la manifestazione sportiva includa una tappa o un passaggio nei propri territori (esistono vere e proprie tariffe e le "boccheggianti" casse delle amministrazioni locali duosiciliane e sarde non possono permettersi questo lusso);
- Soldi dallo Stato Italiano per organizzare, pubblicizzare, "vendere all'estero" la manifestazione sportiva (anche attraverso la RAI) (chissà se il CONI ha piacere ha vedere un sedicente "giro d'Italia" girare solo mezza Italia);
- Soldi dai vari sponsor (che ovviamente sono al 100% stanziati nel centro e nel settentrione del nostro paese e che pure loro avranno diritto a chiedere sommessamente che il giro non trascuri i loro territori).
Ma possiamo fare una gara ciclistica a tappe che gira in lungo e in largo la Calabria e chiamarla pure noi "giro d'Italia" e se il marchio è già registrato usiamo "Giro della Prima Italia" (visto che la Calabria - prima di qualsiasi altra regione italiana - veniva chiamata ITALIA già migliaia di anni fa).
Il problema - neanche a dirlo - è la grana! Finché non verrà ristabilito uno sviluppo omogeneo dell'assetto produttivo del paese non ne verremo a capo. Se l'Italia è un paese profondamente diviso dove territori e persone non hanno pari dignità di fronte alle istituzioni figuratevi se possiamo pretendere pari dignità dagli organizzatori di una corsa ciclistica!
Fate una cosa, ... non guardate "il Giro" se non vi piace come è stato organizzato ... o ancora meglio ... non comprate la Gazzetta e i prodotti degli sponsor che sostengono questa manifestazione.
